La Psicoterapia di coppia

È in corso un vero e proprio stravolgimento nell’ambito delle relazioni familiari. Un cambiamento che va di pari passo con le rapide trasformazioni sociali, culturali ed economiche del contesto in cui viviamo. E da cui la coppia non è certo immune.

La conferma di questa evidenza trova riscontro anche nelle statistiche. Si pensi alle separazioni, sempre più in crescita, alla riduzione dei numeri di matrimoni e all’aumento delle forme di convivenza. Al forte calo demografico dei nostri tempi (pochi figli per coppia), alla crescita dei rapporti d’amore a distanza. Oppure, ancora, tra persone di culture e religione diverse.

Sta mutando il modo di stare nella coppia: il nucleo base di ogni struttura sociale. Essa è punto di partenza imprescindibile da cui nasce una famiglia, fondata su relazioni affettive e di scambio. La coppia ha dunque un’importanza tale da giustificare una grande attenzione e cura per risolverne i problemi che ne minano le basi.

Psicoterapia di coppia: quando serve?

Le persone, col tempo, cambiano. E inevitabilmente cambiano anche gli equilibri tra partner e le relazioni tra loro. Spesso a cambiare è solo uno dei due, più raramente entrambi. In ogni caso si sperimentano periodi di crisi più o meno intensi, litigi e conflitti che sono assolutamente naturali e forse anche fisiologici. Tante coppie si saranno trovate a fronteggiare momenti del genere trovando al loro interno le risorse e la forza per superarli.

Conflittualità frequente, insanabile incapacità di comunicare, ascoltare e comprendersi, perdita del desiderio sessuale, voglia di fuggire o tradire, gelosia estrema, divergenze nell’educazione dei figli, offese continue. Fino ad arrivare a vere e proprie aggressioni e violenze fisiche e/o psicologiche. Quando queste situazioni non sono episodiche ma ripetute nel tempo e provocano malessere in uno o ambedue i partner o nei figli, probabilmente siamo di fronte a un’alterazione patologica degli equilibri di coppia. Che di conseguenza non riesce a riorganizzarsi, ristrutturarsi, a mettere a frutto quella coesione e quella flessibilità necessari per cambiare ciò che ne mina le basi. Non di rado, queste profonde crisi si verificano in concomitanza con eventi scatenanti quali un lutto, una malattia, cambiamenti lavorativi, una gravidanza, la nascita di un bambino, ecc... Se fino a un certo momento l’equilibrio della diade era riuscito a tenere, impattando con situazioni di grande stress psicologico, può essere adesso sottoposto a un’enorme tensione tanto da rompersi.

La terapia di coppia è volta alla ricerca di nuovi e più adattivi equilibri tra i partner che intendono trovare o ritrovare serenità e comunicabilità attraverso l’analisi di vissuti, comportamenti, emozioni, sentimenti propri e dell’altro. Si pone inoltre l’obiettivo di guardare in chiave inedita ai fatti accaduti, dare loro nuovo senso, guardarli da una prospettiva diversa e, da qui, cercare insieme e trovare motivazioni condivise per dare nuova linfa alla relazione e modalità differenti rispetto al passato di mettersi in relazione l’uno con l’altra. Non è da escludere che i partner possano giungere alla consapevolezza che la separazione sia la strada più appropriata da percorrere per il benessere psicofisico di entrambi.

Come funziona la psicoterapia di coppia

Per iniziare un percorso di psicoterapia di coppia il primo passo da compiere è fissare un appuntamento con il terapeuta. Il suo ruolo non sarà mai quello di giudice (stabilire chi ha torto e chi ragione, chi fa bene e chi male). Ma sarà innanzitutto quello di creare un clima di fiducia reciproca e ascolto empatico e rispettoso tale per cui le persone sentano di poter parlare di emozioni, sensazioni, ricordi, eventi, sentimenti e comunicare liberamente il proprio punto di vista. Cercare e trovare un modo per superare il momento difficile ed elaborare, se entrambi lo vogliono, delle modalità nuove di stare insieme sarà una co-costruzione che la coppia farà con e attraverso il terapeuta. Sarà un percorso unico come unica è quella coppia. Lo psicoterapeuta non dice ai partner cosa e come fare (quella sarebbe la sua soluzione alla questione), ma li invita a confrontarsi per crearne una propria e inedita. Infine, lo psicoterapeuta non pone giudizio alla soluzione elaborata dai partner (a meno che non ponga pregiudizio alla sana crescita psicofisica di eventuali figli): se andrà bene per entrambi, andrà bene anche per lui.

Dott.ssa Mariangela Fiorelli
Psicologa Psicoterapeuta a Caserta (CE)